Ebbene sì!
Questo è un tempo di grande cambiamenti, di purificazione, durante il quale è necessario lasciare andare vecchie credenze e schemi che ci tengono lontani sia dalla nostra vera essenza sia all’interno di condizionamenti che non sono più in sintonia con le nuove frequenze che stanno arrivando sulla terra e nelle quali siamo sempre più immersi.
Dicevo appunto che ci si può sentire particolarmente a disagio, sotto stress, con un senso di rabbia e di frustrazione che mai si era sentito prima, oppure in uno stato confusionale nel quale sembra di non aver più nulla a cui aggrapparsi.
Questo è il passaggio nel quale ci troviamo affinché la nuova terra possa ancorarsi, completamente. Ha a che fare con un senso di unione e non più di separazione, laddove chi ci sta accanto e la natura stessa è parte di noi, oltre ad essere qualcosa a cui ridare il suo vero valore e con cui sentirsi vicini.
Noi, società industrializzata, abbiamo costruito una cultura che si è allontanata talmente tanto dalla nostra natura e che è principalmente basata sul razionale che ormai non è neanche più credibile e che va trasformata, ora.
Siccome è un tempo intenso e di grande instabilità – almeno perché quello che si credeva essere vero era forse fondato su qualcosa che non ha delle vere basi – è necessario darsi spazio e passare del tempo in natura: essere.
Camminare, respirare, fare cose che portano leggerezza e che nutrono lo spirito e l’anima, e non solo il corpo e la mente.
Come fare a sapere se toccano all’anima? Semplicemente stando a sentire l’effetto che hanno su di sé. Se siamo nella gioia, nel divertimento, nelle risa e nella leggerezza allora abbiamo centrato il bersaglio. Se invece siamo lontani da tutto ciò e avvolti da un senso di pesantezza o ci sentiamo prosciugati, vuol dire che c’è qualcosa da rivedere.
La natura sicuramente in questo momento è un luogo in cui recarsi per rigenerarsi, vitalizzarsi e riempire nuovamente i polmoni, oltre che far sorridere lo spirito.
Chiedere al proprio corpo di lasciar entrare le nuove frequenze e di assimilarle, può essere uno strumento altrettanto utile.
Per chi è già in contatto con sé, chiedersi semplicemente “cos’è la cosa che più è in sintonia con sé in questo momento?”
Inoltre tutto ciò, anche se così parrebbe all’apparenza, va nel senso dell’includere e non nel senso del separare. Un tempo per sé, anche se di pochi minuti, è vitale.