Scopro, cammin facendo, la profondità delle storie, delle favole; di quelle lette nei libri e di quelle raccontate, e ogni volta che le leggo o che le sento narrare qualcosa di nuovo si svela e un senso di meraviglia accompagna questo momento.

C'è qualcosa che non è della logica né della mente che permette di far affiorare una comprensione e di avere la sensazione di aver toccato un aspetto ancora non riconosciuto, ma che, tuttavia, era pronto ad esserlo e, forse, chiedeva proprio di essere guardato ma, fintantoché non ci prendiamo lo spazio per entrare in un tempo di silenzio e di ascolto questo rimane in attesa.

L'Intuito, ad esempio, questo nostro conoscente di cui a volte si accenna ma ancora poco si parla, e che, a parer mio, ha un connotato del tabù o di qualcosa di accessibile solo ai pochi, quando invece è cosa di tutti. È una parte di noi che aspetta, intrepida, di essere ascoltata e riconosciuta e che, a volte o spesso, lascia dei segni sul cammino, ma che difficilmente cogliamo poiché non è così che siamo stati istruiti e, inoltre, non è cosa che riguarda la cultura in cui siamo immersi quotidianamente.

Eppure è una voce tanto familiare e tanto precisa che, se ascoltata, ci permetterebbe di mantenerci sulla strada, ritte e fiere.

Più volte ho sentito donne dire, e io stessa, che se avessero ascoltato il loro Intuito avrebbero sicuramente preso decisione importanti al momento giusto.

Per favorire il ricontattare questo nostro senso vi propongo e conduco una serie di 4 Incontri volti ad ascoltare, sentire e seguire questa "vecchia saggia che tanto sa".

Attraverso la favola di Vassillissa la Saggia, tratta dal libro di Clarissa Pinkola Estès, "Donne che corrono coi lupi" ci inoltreremo in questo colorito paesaggio.