Nel mese di maggio sono partita per la Nuova Zelanda. Era previsto essere in Egitto, ma quando si lavora con l'Universo e con le energie che ci circondano, talvolta quello che qualche mese prima sembrava essere il periodo ideale cambia. Questo richiede a chi è parte di esso di usare flessibilità e adattamento, e di ampliare la propria visione, senza rimanere costretti in quello che si era immaginato e a quanto si sentiva dare forma.
Dieci giorni prima della partenza, Yvette, che organizzava il viaggio in Egitto, mi chiama dicendo che è stato spostato al mese di agosto. Aggiunge, inoltre, che Spirito mi invita in Nuova Zelanda per immergermi in quella terra e per iniziare un lavoro nuovo, sulla Rinascita, il cui seme avevo iniziato a germogliare, dentro di noi, 5 anni prima durante l'Aurora Academy, sul lago Tarawera, nell'isola del Nord.
Nella mia vita Spirito mi ha sorpreso tante volte sconvolgendo i piani, o almeno per quello che la mia razionalità avrebbe inteso. In genere è stato come fare un salto nel non conosciuto, tuttavia, la maggior parte delle volte, il movimento interiore era così chiaro, preciso e intenso che era impossibile non seguirlo. Spesso la forza motrice dava sia la direzione sia il ritmo, ed era talmente focalizzata e direzionata, che avevo la sensazione di entrare in un fiume e farmi portare dalla sua corrente, sentendomi sostenuta e guidata lungo tutto il percorso. E così è stato anche questa volta: ho comperato il biglietto per la Nuova Zelanda e sono partita.
Durante il viaggio di andata non ho avuto la sensazione di spostarmi da una parte all'altra del globo e di essere in giro per più di 30 ore. Quello che però più mi ha impressionata è quanto ho sentito quando sono arrivata alla stazione di Locarno, al rientro. Stavo facendo un sunto dei dieci giorni passati laggiù e di tutto quello che era stato. L'esperienza di questi anni mi dice che, come spesso succede in queste occasioni, inizialmente la comprensione è vaga, poiché per la maggior parte del tempo si tratta di scaricare informazioni che diventano visibili e tangibili dopo un periodo durante il quale si assestano e si impregnano nella memoria cellulare. Dapprima lavorano a livello della coscienza non conosciuta e poi affiorano mostrandosi sotto forma di un'immagine distinta e colorata. È stato proprio così, la chiarezza di quello che è successo arriverà con il tempo e con le domande che mi porrò. Quello che mi ha sbalordita è che nel momento in cui sono scesa dal treno, e ho toccato nuovamente la terra in cui vivo, ho percepito chiaramente che, nella mia realtà interiore, avevo la sensazione di non essermi spostata fisicamente, bensì di aver viaggiato attraverso le tante dimensioni. Una cosa nuova per me. Un modo diverso di essere e di percepire la vita. Ad oggi mi vien da dire che la consapevolezza era ancorata ad un altro livello, non a quello a cui ero abituata e che ben conoscevo.
Nei primi giorni del mio soggiorno, dopo aver passato la domenica a fare quello che più conosco, cioè a lavorare come guaritrice, assieme ad Yvette che faceva le letture delle memorie akashiche, sono stata portata dentro alcuni dei miei limiti e delle mie credenze. Spirito mi chiedeva chiaramente di lasciarle andare per ampliare ulteriormente i miei confini e spingere la mia zona di confort oltre al conosciuto. Che fatica!!! Vedere le mie insicurezze, le mie paure e i miei limiti non è cosa sempre gradevole, perciò ho respirato profondamente e mi sono arresa. Ho chiesto aiuto. Sapendo che era un passaggio importante e che quelli che percepivo altro non erano che condizionamenti e credenze che mi ero costruita senza neanche rendermi conto di averlo fatto. La sensazione era di arrivare ad un passaggio le cui pareti erano strette e in cui il buio era l'unica cosa visibile. Quest'immagine si stringeva nel mio petto e mi chiedeva di respirare profondamente. Mi sono così arresa e mi sono affidata al Sapere. Questo, assieme alla compassione e l'amore di chi mi era accanto, con il sostegno della terra in cui mi trovavo e del popolo Waitaha - anche loro di origine Maori - oltre al supporto degli antenati e della mia anima, mi ha aiutata a ritrovarmi dall'altra parte del cunicolo ed ammirare un paesaggio nuovo e ancor più gradevole e luminoso di quello che era sotto i miei occhi sino ad allora.
Ho poi compreso che questa preparazione era necessaria affinché arrivassi al Seminario della Rinascita, che conducevo assieme ad Yvette, con un'apertura e una disponibilità nuove, facendomi guidare da quello che il momento offre senza opporre resistenza - cioè senza usare proiezioni né costrutti mentali. In quel respiro so di potermi affidare al movimento dell'acqua e alla sua densità, muovendomi con quello che è nel presente, e sentendomi sostenuta e guidata. I polmoni pieni, il cuore aperto ad accogliere, nel ricevere e nel dare, e il vedere con gli occhi interiori, oltre il conosciuto, lasciandomi guidare dalla conoscenza divina. Dove dentro e fuori, sopra e sotto, me e l'altro si uniscono e sono uno.
È stato un salto ulteriore e di questo sono grata, a me, all'universo, ad Yvette, e a tutti coloro che erano presenti.