Raggi di luce.

I cicli della vita.

Ne siamo parte.


04/09/2018

Al mio rientro dall'Egitto, il 21 agosto, l'aria che si respirava aveva cambiato profumo rispetto a quella presente due settimane prima, ad inizio agosto. La sua leggerezza e delicatezza davano già il senso dell'arrivo della nuova stagione, l'autunno. Così diversa da quella dell'estate che è tanto vigorosa e piena.
Mi ha dato la sensazione che tutto inizia ad andare verso l'interno, che la forza vitale non è più un'esplosione, come un fuoco d'artificio, bensì un gentile ritiro verso il centro.
E così lo è anche per i profumi: si sono attenuati. 
In una passeggiata con un'amica a fine luglio, l'enagra (Nachtkerze), una pianta con dei fiori gialli, era di un'intensità tale che ad ogni inspiro riempiva i polmoni e tutte le cellule del corpo. Ora, invece, il suo profumo è sottile, quasi impercettibile. Sembra stia lasciando uscire le ultime essenze, prima di preparsi, anche lei, per l'arrivo dell'autunno.

I raggi del sole non hanno più la stessa potenza. Sono tiepidi rispetto alla loro forza penetrante dei mesi estivi. Ora toccano il corpo, lo sfiorano a volte, lo scaldano ma non entrano così in profondità, rimangono più in superficie e affaticano meno durante il giorno e la notte. La natura si fa più silenziosa e calma. 

Tutto dà segno di cambiare direzione, e come la natura anche noi possiamo seguire questo ciclo. Possiamo lasciare che lentamente le nostre energie siano meno esplosive. Possiamo guardare indietro e iniziare a raccogliere i frutti di quest'anno, ora che è quasi il periodo della vendemmia.
Siamo parte della Natura stessa e come lei siamo nello stesso movimento. Ci possiamo affidare al suo sapere e tornare a fluire con i cicli della vita, arrenderci al volere dello Spirito ed uscire così, per un tempo, dai dettami della razionalità. Quest'ultima, come la usiamo oggigiorno, tende a deviarci ed allontanarci dai nostri ritmi interiori. Cerca il controllo e fa di tutto per spostare l'attenzione ogni volta che andiamo verso il senso della vita.

Un modo per rimanere connessi con i cicli della vita è ascoltare e seguire le stagioni. Tendere l'orecchio, annusare, aprire il cuore ed osservare il muoversi e l'evolversi della natura che ci circonda e come lei essere in questo continuo cambiamento. È qualcosa di molto semplice poiché lo possiamo fare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Basta soltanto portare l'attenzione, aprire la finestra o fare una passeggiata. I colori, i profumi e i suoni ci faranno comprendere cosa succede fuori, ed essendo l'esterno uno specchio dell'interno, comprenderemo in quale fase siamo e potremo più facilmente percepire il nostro movimento interiore.